Editoriale di maggio
Maggio 2011 abbiamo inziato i lavori per rendere la nostra chiesa più sicura, dal punto di vista della stabilità architettonica, più capiente, grazie al previsto ampliamento, ma anche per ridarle la sua originaria bellezza.
Ora siamo a Maggio del 2012. penso che molti si chiedano quale sia la situazione dei lavori che sicuramente richiederanno ancora un altro anno di attesa.
Anzitutto va detto che attualmente sta avanzando il lavoro di palificazione. È previta la messa in opera di circa 180 micropali, sia all’interno che all’esterno della chiesa che vengono realizzati con una media di circa 6 pali al giorno...lascio a voi fare i conti.
Ma in quest’anno cosa è stato fatto?
Probabilmente qualche notizia vi sarà già giunta che il grosso del lavoro è stato fatto dagli archeologi che hanno scavato per diversi mesi riportando alla luce diverse cose interessanti.
La prima è il ritrovamento delle fondazioni cinquecentesche della nostra chiesa che corrispondono alla piantina del 1574 in nostro possesso.
La chiesa allora risultava più piccola (nel disegno vedete la differenza) ed era attorniata dal cimitero del paese.
Cimitero poi spostato quando agli inizi del 700 si effettuò il primo ampliamento arretrando l’abside, allargando la navata verso via Trieste e costruendo le due cappelline laterali.
Di questo cimitero si sono trovati soprattutto tantissimi scheletri ora raccolti e conservati in attesa di essere riposte in un apposite loculo sotto la nuova pavimentazione con una lapide ricordo a memoria dei posteri.
Sono state rinvenuti anche i resti di alcune tombe, vuote e senza segni identificativi dei loro “abitatori” situate proprio sotto la chiesa cinquecentesca.
Ben conservata era anche la cantina della vecchia canonica, purtroppo anche questa vuota, venuta ala luce tra la chiesa e l’attuale oratorio.
Al termine degli scavi e del lavoro di documentazione da parte degli archeologi abbiamo dovuto rivedere il progetto strutturale, perchè fosse il meno invasivo possibile rispetto ai ritrovamenti, e sottoporlo all’approvazione della soprintendenza.
Solo dopo questa nuova approvazione si è potuto riprendere il normale lavoro.
Ciò che è stato ritrovato si è provveduto a ricoprirlo adeguatamente e non ci è stato chiesto di mantenerlo visibile.
Siamo in attesa di potervi mostrare in modo più esaustivo, ciò che ho appena accennato, attraverso un video in preparazione con gli interventi degli stessi archeologi.
In questo video avrete modo di vedere, con adeguate spiegazioni, tutto quello che è stato ritrovato.
Appena pronto lo proporremo a tutti coloro che vorranno vederlo.
Ne approfitto per ringraziare la generosità di tutti i parrocchiani che interpreto come segno di fiducia nei miei confronti e di approvazione per i lavori che si vanno effettuando.
dongio