Il Presbiterio (III^parte)
“Nell’anno 1831 al vecchio altare maggiore in legno, essendo molto in disordine per il tarlo, fu sostituito un nuovo altare di marmo colla spesa di L.2600(duemilaseicento)”. 1
La realizzazione del “ nuovo “ altare monumentale rispetta i canoni artistici dell’epoca. Una costruzione massiccia in mattoni ricoperta da lastre di marmo con striature di vario colore. Le cornici delle specchiature, le zoccolature e i marcapiani sono in grigio chiaro.
Al centro il tabernacolo eucaristico e’ delimitato da una cornice a tempietto. Il suo interno e’ foderato con tavole di pioppo ricoperte da seta rossa damascata e lo sportello, anch’esso in legno, e’ impreziosito all’esterno da una lamina di ottone dorata sulla quale sono cesellate figure simboliche: l’occhio della Divina Provvidenza inscritto nel triangolo equilatero circondato da raggi di luce e nuvole che sovrasta il cigno con ali aperte che imbecca i suoi tre piccoli.
Sopra il tabernacolo il ciborio a tempietto, formato da sei colonne in marmo grigio che sostengono una cupola circolare con copertura a squame di pesce al culmine della quale la statua del Cristo risorgente.
All’interno del ciborio sopra un piedestallo circolare e’ sistemato un crocifisso in metallo argentato. Sullo stesso piedestallo viene posto l’ostensorio per l’esposizione all’adorazone della Santissima Eucaristia. Ai lati del tempietto due bellissimi angeli oranti in pietra di Saltrio 2. Nella parte inferiore, un paliotto in rame cesellato segna lo spazio occupato dalla vecchia mensa preconciliare.
“Nell’anno 1858 fu provvisto di N. 4 busti di santi mitrati costruiti in lamine di ottone , lavorati a cesello e argentate a foglie con teche dorate per le reliquie. 1
I busti dei santi, esposti in occasioni solenni, trovano posto sullo stesso piano degli angeli oranti accompagnati da sei candelabri; mentre, le teche vengono appoggiate nel ripiano inferiore.
Nel mezzo, all’altezza della uscita dalla sacrestia, il nuovo altare della celebrazione poggia su un fusto centrale in bronzo sul quale sono rappresentate le scene evangeliche della nascita e la crocefissione di Gesu’.
Al termine dei lavori di restauro, le antiche balaustre in marmo rimosse dalla cappella del S. Rosario ,verranno recuperate e posizionate per delimitare il nuovo recinto del presbiterio. 3
Lorenzo Carabelli 12 – 2013
(1) - Archivio Storico Parrocchiale – Registro stato patrimoniale 1934
(2) - Recentemente (2008), grazie ad un contributo dell’Ass. SantaCaterina, sono stati restaurati dal restauratore Ruggero Bonomi con la collaborazione dello scultore Gianni Gussoni.
( 3) - Mi son sempre chiesto perche’ le colonnine delle balaustre vengono posizionate cosi’ vicine tra di loro. La risposta e’ curiosa e sta sull ‘ INSTRUCTIONES FABRICAE ET SU PELLECTILIS ECCLESIASTICAE di S. Carlo:”....se dense instructa sint, ut canibus ingressus nullus sit.” Le colonnine, dei recinti, devono essere piu’ compatte per impedire l’ingresso ai cani.