I Lavori
Progetti
RESTAURO E AMPLIAMENTO PARROCCHIALE DI S. VITTORE M. BUGUGGIATE
Il 2 maggio 2011, dopo quattro anni spesi per predisporre il progetto ed ottenere le autorizzazioni necessarie, sono iniziati i lavori per l’ampliamento ed il restauro della nostra chiesa parrocchiale.
Buguggiate, settembre 2013. L.C.
A più di due anni dai primi rumori del cantiere, dall’affannoso trasloco e dalla geniale trasformazione di un rumoroso luogo di svago in una raccolta e moderna aula liturgica, troviamo giusto informavi su ciò che finora e stato fatto e su quello che ancora manca per completare il progetto .
Dopo una prima fase di accantieramento - limitazione area di cantiere, montaggio gru ecc. - i lavori hanno avuto inizio con lo smantellamento delle balaustre in marmo delle due cappelle laterali, dei gradini che separavano il presbiterio dall’aula e dalla demolizione del muro che chiudeva l’area destinata all’antico Battistero all’interno del quale sono stati rinvenuti i resti del vecchio catafalco, candelabri e il cancelletto del recinto dell’altar maggiore.
E’ seguita la rimozione della bussola di ingresso, del portone, di tutte le porte interne e dei confessionali.
Mentre, personale specializzato della ditta Gasparoli, effettuava la rimozione del dipinto del Morgari rappresentante S.Vittore a cavallo, vengono realizzate le protezioni lignee dell’altare maggiore e degli stucchi settecenteschi delle due cappelle.
Contestualmente vengono rimossi i mantici, l’organo e la relativa balconata. I quasi duemila pezzi che compongono il nostro prezioso organo sono stati immagazzinati presso la ditta Mascioni di Azzio accanto, guarda il caso, a quelli dell’organo della cattedrale di Catania in attesa anch’esso di restauro.
A poco più di due mesi dall’inizio dei lavori, la chiesa è libera di tutti gli arredi e possono così iniziare gli scavi interni all’aula necessari per la realizzazione del vespaio aerato, del riscaldamento a pavimento e delle opere di consolidamento delle fondazioni.
Prima di procedere agli scavi è stato effettuato il consolidamento delle murature laterali della navata con iniezioni di boiacca liquida consolidante.
Le operazioni, come disposto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, sono state effettuate con la supervisione di archeologi qualificati. Fin dalle prime porzioni di scavo sono emerse numerose rilevanze archeologiche che hanno determinato un fermo di cantiere che si è protratto sino al marzo 2012.
La demolizione completa della porzione di edificio addossato alla navata sul lato sud, dove era posizionato l’organo, e la rimozione della scalinata di accesso in graniglia hanno permesso il proseguimento degli scavi archeologici anche all’esterno.
Otto mesi di lavoro di scavo e di documentazione da parte dei giovani archeologi della ditta SAP, hanno portato alla luce oltre ai contorni dell’antico edificio diverse sepolture.
In conseguenza dei ritrovamenti si è resa necessaria una revisione del progetto di consolidamento. Sono state modificate la posizione ed il numero dei micropali previsti, le fondazioni di rinforzo, abolito il vespaio ed alzate di 15 centimetri le quote interne ed esterne delle pavimentazioni.
Terminata la pausa degli scavi archeologici, i lavori riprendono con la copertura dei ritrovamenti mediante la posa di una rete di protezione a maglia fine e di uno strato di sabbia, sopra il quale viene realizzata una soletta di appoggio in cemento. A seguire sono state eseguite le operazioni di palificazione. Per due mesi (aprile e maggio del 2012) le macchine perforatrici hanno infisso, lungo il perimetro esterno ed interno delle vecchie mura della navata e in corrispondenza delle fondazioni del nuovo ampliamento, 178 micropali in cemento con anima in acciaio della lunghezza media di 14m.
Il perdurare degli scavi archeologici che ha lasciato per alcuni mesi esposte le fondazioni della chiesa, le vibrazioni generate dalle operazioni di palificazione, ed i fenomeni sismici verificatesi tra il maggio ed il giugno 2012 hanno minato ancor più la situazione statica dell’edificio evidenziando maggiormente le fessurazioni sulla volta.
Pertanto si è provveduto ad imbragare la facciata principale e le due laterali, anticipare i getti di fondazione in calcestruzzo all’esterno di tutto l’edificio e all’esecuzione di una cappa strutturale sulle volte con malta di calce strutturale e rete elettrosaldata.
Si è poi proseguiti nelle operazioni di completamento , anche con scavi eseguiti a mano, del consolidamento delle fondazioni. Con la realizzazione delle due solette di terra i lavori riprendono un poco più speditamente. Realizzati i muri in elevazione delle due nuove navate e la soletta di copertura, vengono effettuate le demolizioni parziali delle vecchie mura perimetrali, istallati portali in acciaio di sostegno e realizzata la balconata sulla quale verrà posizionato l’organo. Nel frattempo, per un migliorare l’utilizzo del locale retrostante la sacrestia, si è provveduto alla sostituzione della soletta in latero-cemento esistente con un soppalco in legno con scala di accesso al livello superiore ed al completo rifacimento del tratto di copertura.
Continuano i lavori di finitura delle facciate, delle parti interne e l’inizio dell’istallazione degli impianti. L’edificio comincia ad assumere l’aspetto definitivo e ci entusiasma. Gli intonaci illuminano l’interno della navate e gli stuccatori stanno completando le volte sulle navate laterali.
Nelle prossime settimane verrà terminata l’istallazione del portico di accesso sul lato sud e la sistemazione dell’area esterna, il completamento degli impianti, la posa della nuova pavimentazione e l’inizio dei lavori di restauro dei dipinti sulla volta e la finitura delle pareti.
Il restauro dell’organo spetterà al prossimo anno.
Dopo una prima fase di accantieramento - limitazione area di cantiere, montaggio gru ecc. - i lavori hanno avuto inizio con lo smantellamento delle balaustre in marmo delle due cappelle laterali, dei gradini che separavano il presbiterio dall’aula e dalla demolizione del muro che chiudeva l’area destinata all’antico Battistero all’interno del quale sono stati rinvenuti i resti del vecchio catafalco, candelabri e il cancelletto del recinto dell’altar maggiore.
E’ seguita la rimozione della bussola di ingresso, del portone, di tutte le porte interne e dei confessionali.
Mentre, personale specializzato della ditta Gasparoli, effettuava la rimozione del dipinto del Morgari rappresentante S.Vittore a cavallo, vengono realizzate le protezioni lignee dell’altare maggiore e degli stucchi settecenteschi delle due cappelle.
Contestualmente vengono rimossi i mantici, l’organo e la relativa balconata. I quasi duemila pezzi che compongono il nostro prezioso organo sono stati immagazzinati presso la ditta Mascioni di Azzio accanto, guarda il caso, a quelli dell’organo della cattedrale di Catania in attesa anch’esso di restauro.
A poco più di due mesi dall’inizio dei lavori, la chiesa è libera di tutti gli arredi e possono così iniziare gli scavi interni all’aula necessari per la realizzazione del vespaio aerato, del riscaldamento a pavimento e delle opere di consolidamento delle fondazioni.
Prima di procedere agli scavi è stato effettuato il consolidamento delle murature laterali della navata con iniezioni di boiacca liquida consolidante.
Le operazioni, come disposto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, sono state effettuate con la supervisione di archeologi qualificati. Fin dalle prime porzioni di scavo sono emerse numerose rilevanze archeologiche che hanno determinato un fermo di cantiere che si è protratto sino al marzo 2012.
La demolizione completa della porzione di edificio addossato alla navata sul lato sud, dove era posizionato l’organo, e la rimozione della scalinata di accesso in graniglia hanno permesso il proseguimento degli scavi archeologici anche all’esterno.
Otto mesi di lavoro di scavo e di documentazione da parte dei giovani archeologi della ditta SAP, hanno portato alla luce oltre ai contorni dell’antico edificio diverse sepolture.
In conseguenza dei ritrovamenti si è resa necessaria una revisione del progetto di consolidamento. Sono state modificate la posizione ed il numero dei micropali previsti, le fondazioni di rinforzo, abolito il vespaio ed alzate di 15 centimetri le quote interne ed esterne delle pavimentazioni.
Terminata la pausa degli scavi archeologici, i lavori riprendono con la copertura dei ritrovamenti mediante la posa di una rete di protezione a maglia fine e di uno strato di sabbia, sopra il quale viene realizzata una soletta di appoggio in cemento. A seguire sono state eseguite le operazioni di palificazione. Per due mesi (aprile e maggio del 2012) le macchine perforatrici hanno infisso, lungo il perimetro esterno ed interno delle vecchie mura della navata e in corrispondenza delle fondazioni del nuovo ampliamento, 178 micropali in cemento con anima in acciaio della lunghezza media di 14m.
Il perdurare degli scavi archeologici che ha lasciato per alcuni mesi esposte le fondazioni della chiesa, le vibrazioni generate dalle operazioni di palificazione, ed i fenomeni sismici verificatesi tra il maggio ed il giugno 2012 hanno minato ancor più la situazione statica dell’edificio evidenziando maggiormente le fessurazioni sulla volta.
Pertanto si è provveduto ad imbragare la facciata principale e le due laterali, anticipare i getti di fondazione in calcestruzzo all’esterno di tutto l’edificio e all’esecuzione di una cappa strutturale sulle volte con malta di calce strutturale e rete elettrosaldata.
Si è poi proseguiti nelle operazioni di completamento , anche con scavi eseguiti a mano, del consolidamento delle fondazioni. Con la realizzazione delle due solette di terra i lavori riprendono un poco più speditamente. Realizzati i muri in elevazione delle due nuove navate e la soletta di copertura, vengono effettuate le demolizioni parziali delle vecchie mura perimetrali, istallati portali in acciaio di sostegno e realizzata la balconata sulla quale verrà posizionato l’organo. Nel frattempo, per un migliorare l’utilizzo del locale retrostante la sacrestia, si è provveduto alla sostituzione della soletta in latero-cemento esistente con un soppalco in legno con scala di accesso al livello superiore ed al completo rifacimento del tratto di copertura.
Continuano i lavori di finitura delle facciate, delle parti interne e l’inizio dell’istallazione degli impianti. L’edificio comincia ad assumere l’aspetto definitivo e ci entusiasma. Gli intonaci illuminano l’interno della navate e gli stuccatori stanno completando le volte sulle navate laterali.
Nelle prossime settimane verrà terminata l’istallazione del portico di accesso sul lato sud e la sistemazione dell’area esterna, il completamento degli impianti, la posa della nuova pavimentazione e l’inizio dei lavori di restauro dei dipinti sulla volta e la finitura delle pareti.
Il restauro dell’organo spetterà al prossimo anno.
Buguggiate, settembre 2013. L.C.
RESTAURO E AMPLIAMENTO PARROCCHIALE DI S. VITTORE M. BUGUGGIATE
Il 2 maggio 2011, dopo quattro anni spesi per predisporre il progetto ed ottenere le autorizzazioni necessarie, sono iniziati i lavori per l’ampliamento ed il restauro della nostra chiesa parrocchiale.
Buguggiate, settembre 2013. L.C.
A più di due anni dai primi rumori del cantiere, dall’affannoso trasloco e dalla geniale trasformazione di un rumoroso luogo di svago in una raccolta e moderna aula liturgica, troviamo giusto informavi su ciò che finora e stato fatto e su quello che ancora manca per completare il progetto .
Dopo una prima fase di accantieramento - limitazione area di cantiere, montaggio gru ecc. - i lavori hanno avuto inizio con lo smantellamento delle balaustre in marmo delle due cappelle laterali, dei gradini che separavano il presbiterio dall’aula e dalla demolizione del muro che chiudeva l’area destinata all’antico Battistero all’interno del quale sono stati rinvenuti i resti del vecchio catafalco, candelabri e il cancelletto del recinto dell’altar maggiore.
E’ seguita la rimozione della bussola di ingresso, del portone, di tutte le porte interne e dei confessionali.
Mentre, personale specializzato della ditta Gasparoli, effettuava la rimozione del dipinto del Morgari rappresentante S.Vittore a cavallo, vengono realizzate le protezioni lignee dell’altare maggiore e degli stucchi settecenteschi delle due cappelle.
Contestualmente vengono rimossi i mantici, l’organo e la relativa balconata. I quasi duemila pezzi che compongono il nostro prezioso organo sono stati immagazzinati presso la ditta Mascioni di Azzio accanto, guarda il caso, a quelli dell’organo della cattedrale di Catania in attesa anch’esso di restauro.
A poco più di due mesi dall’inizio dei lavori, la chiesa è libera di tutti gli arredi e possono così iniziare gli scavi interni all’aula necessari per la realizzazione del vespaio aerato, del riscaldamento a pavimento e delle opere di consolidamento delle fondazioni.
Prima di procedere agli scavi è stato effettuato il consolidamento delle murature laterali della navata con iniezioni di boiacca liquida consolidante.
Le operazioni, come disposto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, sono state effettuate con la supervisione di archeologi qualificati. Fin dalle prime porzioni di scavo sono emerse numerose rilevanze archeologiche che hanno determinato un fermo di cantiere che si è protratto sino al marzo 2012.
La demolizione completa della porzione di edificio addossato alla navata sul lato sud, dove era posizionato l’organo, e la rimozione della scalinata di accesso in graniglia hanno permesso il proseguimento degli scavi archeologici anche all’esterno.
Otto mesi di lavoro di scavo e di documentazione da parte dei giovani archeologi della ditta SAP, hanno portato alla luce oltre ai contorni dell’antico edificio diverse sepolture.
In conseguenza dei ritrovamenti si è resa necessaria una revisione del progetto di consolidamento. Sono state modificate la posizione ed il numero dei micropali previsti, le fondazioni di rinforzo, abolito il vespaio ed alzate di 15 centimetri le quote interne ed esterne delle pavimentazioni.
Terminata la pausa degli scavi archeologici, i lavori riprendono con la copertura dei ritrovamenti mediante la posa di una rete di protezione a maglia fine e di uno strato di sabbia, sopra il quale viene realizzata una soletta di appoggio in cemento. A seguire sono state eseguite le operazioni di palificazione. Per due mesi (aprile e maggio del 2012) le macchine perforatrici hanno infisso, lungo il perimetro esterno ed interno delle vecchie mura della navata e in corrispondenza delle fondazioni del nuovo ampliamento, 178 micropali in cemento con anima in acciaio della lunghezza media di 14m.
Il perdurare degli scavi archeologici che ha lasciato per alcuni mesi esposte le fondazioni della chiesa, le vibrazioni generate dalle operazioni di palificazione, ed i fenomeni sismici verificatesi tra il maggio ed il giugno 2012 hanno minato ancor più la situazione statica dell’edificio evidenziando maggiormente le fessurazioni sulla volta.
Pertanto si è provveduto ad imbragare la facciata principale e le due laterali, anticipare i getti di fondazione in calcestruzzo all’esterno di tutto l’edificio e all’esecuzione di una cappa strutturale sulle volte con malta di calce strutturale e rete elettrosaldata.
Si è poi proseguiti nelle operazioni di completamento , anche con scavi eseguiti a mano, del consolidamento delle fondazioni. Con la realizzazione delle due solette di terra i lavori riprendono un poco più speditamente. Realizzati i muri in elevazione delle due nuove navate e la soletta di copertura, vengono effettuate le demolizioni parziali delle vecchie mura perimetrali, istallati portali in acciaio di sostegno e realizzata la balconata sulla quale verrà posizionato l’organo. Nel frattempo, per un migliorare l’utilizzo del locale retrostante la sacrestia, si è provveduto alla sostituzione della soletta in latero-cemento esistente con un soppalco in legno con scala di accesso al livello superiore ed al completo rifacimento del tratto di copertura.
Continuano i lavori di finitura delle facciate, delle parti interne e l’inizio dell’istallazione degli impianti. L’edificio comincia ad assumere l’aspetto definitivo e ci entusiasma. Gli intonaci illuminano l’interno della navate e gli stuccatori stanno completando le volte sulle navate laterali.
Nelle prossime settimane verrà terminata l’istallazione del portico di accesso sul lato sud e la sistemazione dell’area esterna, il completamento degli impianti, la posa della nuova pavimentazione e l’inizio dei lavori di restauro dei dipinti sulla volta e la finitura delle pareti.
Il restauro dell’organo spetterà al prossimo anno.
Dopo una prima fase di accantieramento - limitazione area di cantiere, montaggio gru ecc. - i lavori hanno avuto inizio con lo smantellamento delle balaustre in marmo delle due cappelle laterali, dei gradini che separavano il presbiterio dall’aula e dalla demolizione del muro che chiudeva l’area destinata all’antico Battistero all’interno del quale sono stati rinvenuti i resti del vecchio catafalco, candelabri e il cancelletto del recinto dell’altar maggiore.
E’ seguita la rimozione della bussola di ingresso, del portone, di tutte le porte interne e dei confessionali.
Mentre, personale specializzato della ditta Gasparoli, effettuava la rimozione del dipinto del Morgari rappresentante S.Vittore a cavallo, vengono realizzate le protezioni lignee dell’altare maggiore e degli stucchi settecenteschi delle due cappelle.
Contestualmente vengono rimossi i mantici, l’organo e la relativa balconata. I quasi duemila pezzi che compongono il nostro prezioso organo sono stati immagazzinati presso la ditta Mascioni di Azzio accanto, guarda il caso, a quelli dell’organo della cattedrale di Catania in attesa anch’esso di restauro.
A poco più di due mesi dall’inizio dei lavori, la chiesa è libera di tutti gli arredi e possono così iniziare gli scavi interni all’aula necessari per la realizzazione del vespaio aerato, del riscaldamento a pavimento e delle opere di consolidamento delle fondazioni.
Prima di procedere agli scavi è stato effettuato il consolidamento delle murature laterali della navata con iniezioni di boiacca liquida consolidante.
Le operazioni, come disposto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, sono state effettuate con la supervisione di archeologi qualificati. Fin dalle prime porzioni di scavo sono emerse numerose rilevanze archeologiche che hanno determinato un fermo di cantiere che si è protratto sino al marzo 2012.
La demolizione completa della porzione di edificio addossato alla navata sul lato sud, dove era posizionato l’organo, e la rimozione della scalinata di accesso in graniglia hanno permesso il proseguimento degli scavi archeologici anche all’esterno.
Otto mesi di lavoro di scavo e di documentazione da parte dei giovani archeologi della ditta SAP, hanno portato alla luce oltre ai contorni dell’antico edificio diverse sepolture.
In conseguenza dei ritrovamenti si è resa necessaria una revisione del progetto di consolidamento. Sono state modificate la posizione ed il numero dei micropali previsti, le fondazioni di rinforzo, abolito il vespaio ed alzate di 15 centimetri le quote interne ed esterne delle pavimentazioni.
Terminata la pausa degli scavi archeologici, i lavori riprendono con la copertura dei ritrovamenti mediante la posa di una rete di protezione a maglia fine e di uno strato di sabbia, sopra il quale viene realizzata una soletta di appoggio in cemento. A seguire sono state eseguite le operazioni di palificazione. Per due mesi (aprile e maggio del 2012) le macchine perforatrici hanno infisso, lungo il perimetro esterno ed interno delle vecchie mura della navata e in corrispondenza delle fondazioni del nuovo ampliamento, 178 micropali in cemento con anima in acciaio della lunghezza media di 14m.
Il perdurare degli scavi archeologici che ha lasciato per alcuni mesi esposte le fondazioni della chiesa, le vibrazioni generate dalle operazioni di palificazione, ed i fenomeni sismici verificatesi tra il maggio ed il giugno 2012 hanno minato ancor più la situazione statica dell’edificio evidenziando maggiormente le fessurazioni sulla volta.
Pertanto si è provveduto ad imbragare la facciata principale e le due laterali, anticipare i getti di fondazione in calcestruzzo all’esterno di tutto l’edificio e all’esecuzione di una cappa strutturale sulle volte con malta di calce strutturale e rete elettrosaldata.
Si è poi proseguiti nelle operazioni di completamento , anche con scavi eseguiti a mano, del consolidamento delle fondazioni. Con la realizzazione delle due solette di terra i lavori riprendono un poco più speditamente. Realizzati i muri in elevazione delle due nuove navate e la soletta di copertura, vengono effettuate le demolizioni parziali delle vecchie mura perimetrali, istallati portali in acciaio di sostegno e realizzata la balconata sulla quale verrà posizionato l’organo. Nel frattempo, per un migliorare l’utilizzo del locale retrostante la sacrestia, si è provveduto alla sostituzione della soletta in latero-cemento esistente con un soppalco in legno con scala di accesso al livello superiore ed al completo rifacimento del tratto di copertura.
Continuano i lavori di finitura delle facciate, delle parti interne e l’inizio dell’istallazione degli impianti. L’edificio comincia ad assumere l’aspetto definitivo e ci entusiasma. Gli intonaci illuminano l’interno della navate e gli stuccatori stanno completando le volte sulle navate laterali.
Nelle prossime settimane verrà terminata l’istallazione del portico di accesso sul lato sud e la sistemazione dell’area esterna, il completamento degli impianti, la posa della nuova pavimentazione e l’inizio dei lavori di restauro dei dipinti sulla volta e la finitura delle pareti.
Il restauro dell’organo spetterà al prossimo anno.
Buguggiate, settembre 2013. L.C.